Francesco Foti – Niuiòrc Niuiòrc

c
giugno 29th, 2012

Progetto grafico  – Grapholabo

ROMA – No, non si tratta di una metafora diffusa ed abusata, in questo caso lo spettacolo è davvero un viaggio, fatto dall’autore e portato in scena dall’attore, che nella fattispecie coincidono sotto il nome di Francesco Foti. Un testo nato dal diario di una lunga permanenza a New York: 40 giorni di esplorazione e indagine, alla ricerca di un’anima, quella della città, attraverso varie «fasi di avvicinamento». Cioè lo spaesamento iniziale, l’impatto con l’immensità e l’inevitabile carica energetica che solo la Grande Mela riesce a trasmettere. E che, se non annienta, fortifica sul serio.

 

SE CE LA FAI A NEW YORK – «If you can make it there…» Se ce la fai a New York ce la fai ovunque. Pare che la storica canzone continui a trovare conferme: la città dalle mille luci e dagli svariati milioni di volti accoglie (sempre), trita (per lo più) e restituisce alla vita (in molti casi) chiunque vi si tuffi a capofitto in cerca di… sé stesso?! Questo è in sintesi «Niuiòrc Niuiòrc», lo spettacolo teatrale di Francesco Foti tratto dal suo diario di viaggio nella Grande Mela.

 

Francesco FotiFrancesco Foti

I VIAGGI FANNO LE PERSONE – «Sono i viaggi che fanno le persone», recita una frase di John Steinbeck, la storia è quella (quasi) autobiografica di un quarantenne italiano che affronta per la prima volta il rapporto a tu per tu con la città. Non con occhi da turista, ma con l’animo di un viaggiatore solitario, con l’intento, cioè, di conoscere, capire e instaurare un contatto autentico con luoghi e persone. Il fatto che il viaggiatore sia un attore è incidentale, il testo nasce da un vero taccuino di appunti, che raccoglie gli incontri e gli scontri consumati nelle vie e nei parchi di Manhattan e degli altri boroughs. Ed è per caso – non per premeditazione – che arriva in scena, insieme all’autore/interprete, tornato al palcoscenico dopo diverso tempo passato davanti alla telecamera per film e programmi tv.

 

UN ATTORE, UNO SGABELLO, UN QUADERNO – Foti ha scelto di tornare alla passione dei suoi esordi, il teatro (si è diplomato alla Paolo Grassi), per raccontare il suo «primo viaggio da solo» in compagnia di un fedele compagno d’avventura, il suo diario di viaggio. In scena non ci sono altri elementi se non uno sgabello. Il montaggio serrato e una spumeggiante colonna sonora sottolineano il ritmo delle scene, evocate dalle pagine di appunti senza l’aiuto di video che ne distorcerebbero la percezione. Un modo semplice e autentico per raccontare una storia d’amore con la città, «divertente, tormentata e a lieto fine». Soprattutto, un modo per vedere New York come nessuno l’ha mai vista.
Niuiorc, dal 18 al 29 Gennaio al Teatro Testaccio www.teatrotestaccio.it

Donatella Codonesu

link articolo

 

Non ci sono commenti, inseriscine uno.